Il radicchio è un orticola appartenente alle cicorie, e comprende tipi con foglie rosse ed altri con foglie variegate. Diversi autori ritengono che le cultivar di radicchio derivino da individui a foglie rosse spontanei in Oriente e introdotti in Europa nel XV secolo. Il capostipite di tutti i radicchi oggi coltivati è unariamente considerato il radicchio rosso di Treviso che è il risultato del continuo lavoro di selezione e di miglioramento delle tecniche di produzione.
Le prime informazioni sulla sua coltivazione in Veneto risalgono al XVI secolo, ma la tecnica di produzione si sarebbe affinata alla fine del XIX secolo, dove si diffuse piuttosto rapidamente tanto che, anche al momento attuale, viene considerata una specialità quasi esclusiva di alcuni ambienti tipici di questa regione. Dopo il Veneto che detiene il primato come superfici coltivate a radicchio, troviamo l’coltivazioni di una certa entità anche in Abruzzo nella zona di Avezzano soprattutto nel periodo tardo primaverile ed estivo, in Lazio nella zona di Latina e da circa un decennio anche in Puglia.
I Prodotti


RADICCHIO DI CHIOGGIA
Il radicchio ha un alto contenuto di acqua (circa 94%), sali minerali (soprattutto potassio, calcio e fosforo), vitamine (A, B1 e B2) e fibra (circa 3%); nel complesso ha un basso contenuto calorico (13 kcal/100g).
La fibra, oltre a regolarizzare la funzione intestinale, contribuisce a raggiungere il senso di sazietà durante i pasti aiutando a limitare il consumo di alimenti ad elevata densità energetica e sembra svolgere un ruolo positivo nel mantenere sotto controllo i livelli di glucosio e colesterolo del sangue.
Il radicchio rosso è ricco di antocianine (anti-ossidanti flavonoidi che conferiscono il colore rosso-viola all’ortaggio) che contribuiscono a ridurre il rischio di tumori e malattie cardiovascolari ed hanno effetti positivi su malattie del tratto urinario e sulla memoria.
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